Georgina Spengler                        Biography                              Paintings                                   Bibliography                                Contacts

 

Georgina Spengler - Dipinti per il Keats-Shelley Museum                                                                                                       ENGLISH      CLOSE  

                                                                                                                                       


Georgina Spengler è una fra le più determinate “painterly painters” che io conosca, e ciò non è cosa da poco in un’epoca in cui l’invenzione tecnologica domina l’arte come mai prima.

Nata ad Atene, magica culla della nostra civiltá, la sua formazione è stata interamente americana.. Ha studiato per due anni alla Boston School of Fine Arts, nota per l’insegnamento rigoroso di tutte le tecniche usate dai pittori attraverso i secoli, e per tre anni alla Corcoran Gallery School of Arts a Washington. Ha lavorato come assistente di studio di pittori commerciali. Giunta in Italia nel 1982, vi si è fermata stabilmente continuando ad esporre in Europa e negli Stati Uniti.

Turner e Costable, De Pisis e Twombly sono fra gli artisti che l’hanno influenzata. Ha appreso dalla loro mano liberamente descrittiva, dal loro mercuriale flusso grafico, umorale, capriccioso, e dal loro rapido gesto, ed è sempre fervidamente dedita al medium e al métier.

In principio, astrazioni di nuvole, quindi parchi, stati atmosferici, coste color crema, e più tardi l’intrico e le mappe di viticci e petali in una mutevole audace ricerca, fino a giungere a guardare ai poeti romantici con pennello delicato e mente acuta. I suoi pesaggi sono senza tempo.

Ciuffi, coaguli, pozzanghere, lacrime, stelle, striature di lieve pigmento; strade e curve o piogge di colore, interludi liquidi o piatti, creano un tessuto che echeggia e mormora le intuizioni dei poeti.

Un’alba imminente, una tempesta che si adagia, una mattina stillante d’acqua, il nastro beige di una strada di campagna che si srotola, l’occhio lucente di un lago o di un fiume, vapori di verde verde in cui l’usignolo posa imperlando il suo canto, l’azzurro scintillante oceano presso cui Shelley si adagiava in angoli e boschetti nascosti, il luogo melodioso in cui Keats trovava la bella verità.

I minuti, fluidi elementi si trasformano in tracce visive di un sogno di parole. Eloquentemente e romanticamente, con la salda volontà della sua mente intelligente, Spengler raccoglie racconti persistenti nella sua esperienza pittorica. Le condizioni atmosferiche all’esterno e le frasi nell’intimo si mescolano, insieme solide e fluide, per compiere una nuova inebriante breccia nella sconfinata esplorazione del dipingere.


Edith Schloss

Roma, ottobre 2008